Le Ceramiche di Albisola

Una gita tra arte, colori e artigianato locale

 NOV  2018

Albisola Superiore e Albissola Marina sono due comuni limitrofi della provincia di Savona. Insieme formano il territorio di Albisole, famoso per l’antica tradizione della lavorazione delle ceramiche. La ceramica di Albisola è infatti conosciuta a livello internazionale, per la sua storia antica, per la lavorazione raffinata e elegante e per l’alto numero di artisti che nel tempo sono rimasti così affascinati dalle produzioni di Albisola da soggiornare in questo territorio per scoprire tutti i segreti delle sue ceramiche.
Non a caso, i due comuni sono tra i fondatori dell’AiCC, l’Associazione Italiana Città della Ceramica, che ha come obiettivo quello di tutelare e valorizzare la ceramica artistica e artigianale italiana.

La Storia

La storia delle Ceramiche di Albisola inizia nel ‘400, quando si scoprirono i primi bacini argillosi nel territorio. In particolare nella spiaggia, dove si cominciò a raccogliere l’argilla rossa. Inizialmente venivano realizzati oggetti d’uso quotidiano, come le stoviglie per la cucina. A partire dal Cinquecento, l’uso anche decorativo delle ceramiche ebbe sempre più importanza. Nacque ad esempio la decorazione blu e bianca, che a lungo rimase come firma riconosciuta delle ceramiche di Albisola. Oltre alle stoviglie, iniziarono a essere prodotte anche piastrelle da rivestimento e maioliche. Nei secoli successivi, l’arte della ceramica ligure visse un periodo di grande fioritura: nel 1640 erano attive ben 23 fornaci, guidate da famiglie di ceramisti che si distinguevano per la tipologia di decorazione e per lo stemma impiegato.

Le decorazioni

Esempio di decorazione bianco-blu

Oltre alla decorazione bianco-blu, che ritraeva di solito episodi biblici o mitologici, erano anche in voga lo stile “Calligrafico Naturalista” e il “Levantino”. Il primo riprendeva le decorazioni delle porcellane cinesi: i soggetti erano per lo più naturali, con una certa predilezione per i paesaggi orientali. Il secondo consisteva in una decorazione o policroma o in manganese raffigurante schizzi di piccole figure umane, animali o ambientazioni bucoliche.

Le Ceramiche e il Futurismo

Vaso di Ceramica di Tullio d'Albisola

Il periodo Futurista rappresentò un momento di grande vitalità e fermento artistico per Albisola e le sue ceramiche. Nel 1938 il famoso ceramista locale Tullio d’Albisola pubblicò con Marinetti il Manifesto futurista della Ceramica e Aereoceramica in cui Albisola viene definita un “gioielleria imperiale”. Da questo momento in poi, Albisola divenne una meta privilegiata per artisti e ceramisti da tutto il mondo, che qui soggiornavano per poter lavorare nelle fornaci e scoprire così i segreti delle bellissime e famose ceramiche. A testimonianza di questa fama internazionale si stende il Lungomare degli artisti, ad Albissola Marina: una passeggiata decorata con 30 grandi mosaici, i cui disegni sono stati realizzati e donati al comune da illustri artisti tutto il mondo.

Le ceramiche di Albisola: cosa visitare oggi

Oggi, anche semplicemente passeggiando per le strade dei due comuni, è subito chiaro quanto l’arte della ceramica sia stata e ancora sia una delle principali attività della zona. Durante la vostra visita, vi imbatterete infatti sicuramente nei bellissimi mosaici e nelle targhe in ceramica che costellano e decorano le vie. Numerose sono poi le installazioni artistiche da ammirare. Ad esempio la panchina “Onda”, una lunga seduta completamente rivestita di piastrelle in gres porcellanato policromo, opera dei maestri Aurelio Caminati, Carlos Carlè e Emanuele Luzzati.

Panchina

Il Museo Diffuso di Albisola

Mosaico

Il modo migliore per immergersi nel mondo delle Ceramiche di Albisola è sicuramente quello di visitare i luoghi d’interesse e i musei che fanno parte del Museo Diffuso di Albisola. Un museo “aperto e inclusivo così come sono sempre state le manifestazioni e le opere d’arte concepite e realizzate ad Albissola Marina dai grandi maestri internazionali, dai giovani emergenti e dalle maestranze artigiane.”

Imperdibile è la visita alla Fornace Alba Docilia, dove si possono ancora ammirare i resti degli antichi forni e una mostra permanente di Lucio Fontana. Nella prima sala della Fornace è poi presente una mostra permanente delle tipiche statuine per il presepe di Albisola, chiamate Macachi. Il nome è dovuto all’aspetto grezzo, quasi animalesco, di queste statuine, realizzate in origine soprattutto dalle donne di Albisola, che per crearle utilizzavano gli scarti di argilla delle fornaci.

Un altro luogo dal grande valore artistico è la Casa museo Asger Jon. Uno spazio meraviglioso in cui arte, natura e architettura si fondono in un’armonia incredibile e unica. Ogni angolo della casa e del giardino è infatti decorato con statue, ceramiche e mosaici i cui colori richiamano e si fondono con quelli della natura e degli spazi circostanti.

Dove comprare le ceramiche di Albisola e i loro prezzi

Se desiderate portarvi a casa da Albisola una delle opere d’arte in ceramica che qui vengono prodotte, il modo migliore per farlo è quello di visitare le manifatture che ancora oggi sono attive nel territorio e che presentano degli spazi espositivi e punti vendita. Tra queste, la più famosa è la Manifattura Mazzotti, la cui insegna con caratteri blu in stile futurista è molto riconoscibile.
I prezzi, ovviamente, variano a seconda dell’oggetto, della decorazione, dell’artista o del periodo di realizzazione. Si può partire quindi da una cinquantina di Euro fino ad arrivare a oltre il migliaio per i pezzi più belli o da collezione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi utilizzare tag e attributi HTML come: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.