La torre più famosa d’Italia è quella pendente, a Pisa. Ma anche in Liguria ci sono torri e campanili di valore, da vedere e da visitare. Anzi, ce ne sono moltissimi. Dove si trovano? Ad Albenga, in provincia di Savona. Forse non lo sapevate, ma questa cittadina, famosa anche per la coltivazione dei buonissimi asparagi violetti – presidio slow food –, carciofi e pomodori cuore di bue, è conosciuta come “la città dalle cento torri”. Ebbene sì, è questo il numero – all’incirca – dei monumenti che si ergono sulle case sin dall’epoca medievale. Risalgono al XIII secolo, molte sono state costruite accanto alla casa di una famiglia nobiliare. È per questo che il simbolo di Albenga sono tre torri, il Campanile di San Michele, la Torre Civica e la Torre del Municipio, che svettano una accanto all’altra al suo centro.
È una città davvero graziosa da visitare, non solo per le torri e i campanili, ma anche per i numerosi particolari storici che ancora la caratterizzano. Albenga infatti è di origine romana e lo si vede nell’architettura delle strade e viuzze che la costituiscono, a pianta ortogonale, la quale è stata mantenuta nel tempo, anche in periodi recenti. E poi ci sono i resti delle mura di cinta della città, che delimitano la parte antica, i palazzi storici e le volte che cingono i portici. La zona vecchia si riconosce a colpo d’occhio: è quella formata dalle case con i tetti rossi, è il centro storico.
Passeggiare per Albenga quindi è un po’ come fare un tuffo nel passato. Per catturare l’attenzione dei vostri bambini, se verranno con voi, informatevi sulla storia della città e raccontate loro qualche aneddoto sulle battaglie che si sono svolte, sulle famiglie che vi hanno abitato, mentre passeggiate. Per non perdere neanche uno scorcio vi consigliamo alcuni percorsi.
Primo itinerario: da piazza del Popolo a via Medaglie d’oro
Quasi subito si notano le famose tre torri, anche se prima di raggiungerle dovete attraversare via Enrico d’Aste, la via centrale della città. Qui si trova la chiesa di Santa Maria in Fontibus. Proseguendo passerete per piazza IV Novembre infine piazza San Michele, dove con un solo colpo d’occhio potrete ammirare la cattedrale, il municipio, il Palazzo Peloso Cepolla sede del Museo Navale Romano. Accanto alla Cattedrale c’è la mole del Palazzo Vecchio, con il Museo Civico. È qui che si ergono “le famose tre”: la Torre Malasemenza del Municipio, la Torre Civica del Palazzo Vecchio e il Campanile della Cattedrale. Da qui proseguite per via Bernardo Ricci, ancora dall’aspetto medioevale. Le case sono rimaste quelle di un tempo, con arcate al piano terra e finestre a trifora al primo piano.
Secondo itinerario: da piazzale Garibaldi a Porta d’Arroscia
Per raggiungere i due punti passeggerete lungo l’antico cardo massimo, ora via Medaglie d’Oro, partendo da porta Molino, che si affaccia proprio su piazzale Garibaldi. Qui vedrete che le case presentano stili diversi, per via di recenti opere di restauro.
Terzo itinerario: il percorso delle mura, verso Pontelungo
Si parte di nuovo da piazzale Garibaldi, direzione via Genova e poi verso il mare. La strada asfaltata che state percorrendo non è altro che il vecchio perimetro delle mura urbane, purtroppo quasi del tutto scomparse nel tempo. Solo sul Lungo Centa, il tratto che costeggia il fiume, troverete qualche resto delle mura. Ne troverete altre superata Porta Pertugio. Prima di continuare il percorso date un’occhiata, sul greto del fiume, ai resti delle terme romane. Dopo di che svoltate in via Mameli e poi in via Fratelli Viziano, il percorso si chiude a Porta Molino.
Fuori dalla città
L’Isola della Gallinara, così chiamata perché in epoca romana abitata da moltissime galline selvatiche, può essere visitata durante l’estate, grazie alle gite organizzate.
Se avete voglia di una gita extra urbana potete visitare Villanova d’Albenga, Pieve di Teco e altri borghi medievali nei dintorni.